Il bastone di Lulli
Di Segreteria (del 06/06/2006 @ 18:00:00, in Saggistica musicale, linkato 1058 volte)


Nell'ambito delle attività dell'Associazione, la prof. Angiola Fiorentini presenta all'interno dell'anteprima della manifestazione "Imola in musica" 2006 il nuovo saggio dedicato al melodramma alla francese.

E' possibile scaricare gratuitamente il testo integrale in formato .pdf



Da "Il bastone di Lulli":

"Introducendovi…


Il presente lavoro nasce a causa di due necessità: la prima è personale, la seconda per il dovere di integrare un discorso precedente. Infatti le ricerche per “Il bastone di Lulli” hanno soddisfatto, in parte, la mia curiosità sulla nascita del melodramma in Francia e su di un periodo storico e culturale che mi ha sempre affascinato per la sua grandezza artistica. Poi, dopo la pubblicazione de “Il cammino di Orfeo ed Euridice” (L’ Autore – Firenze Libri, 2005), che si occupa dei primi due secoli di storia del melodramma all’italiana, era necessario trattare anche del melodramma alla francese, nella sua genesi, per dare risalto all’altro polo, in contapposizione all’Italia, che ha contribuito alla crescita di questa forma nella storia della musica.

Come per “Il cammino di Orfeo ed Euridice” questo saggio è rivolto a tutti e non solo agli addetti ai lavori. Il melodramma, dal punto di vista prettamente musicale, finisce per avere un ruolo marginale avendo dato più rilevanza alla storia del teatro e a quella politica, culturale e sociale dell’ “età d’oro” di Luigi XIV e dei suoi rapporti con i grandi autori del tempo. Le curiosità non mancano, come non manca l’intento di collocare i lavori teatrali nelle cornici per cui furono scritti. Innanzi tutto la meravigliosa Versailles con i suoi teatri naturali dei giardini e quelli in “muratura” delle sale del palazzo adibite a teatri occasionali.

La scelta che questo saggio sia liberamente scaricabile risponde all’intento divulgativo che mi ha sempre caratterizzato. In ogni caso, il presente lavoro è coperto dalla legge sui diritti d’autore essendomi cautelata in merito.

All’interno del libro ci sono numerose citazioni e, per dirla con Charles Rosen, se qualcuno si sentirà plagiato me ne scuso in anticipo, ritenendo che il citare gli autori e i loro testi sia la forma più bella per rendere omaggio al lavoro altrui, cosa che accadeva spessissimo nelle opere musicali del sette-ottocento.

Auguro buona lettura a tutti con la speranza che vi possiate, liberamente, divertire."